Basket qui, proprio qui
Amo il basket, i romanzi, i viaggi e venero Kobe Bryant. Non credo vi occorra sapere altro, per ora.
venerdì 5 luglio 2013
Marco Belinelli firma con gli Spurs!
mercoledì 3 luglio 2013
Ricky Rubio intervistato da Lang Whitaker per NBA.com
martedì 2 luglio 2013
14 squadre d'Eurolega in NBA 2K14
lunedì 6 maggio 2013
Belinelli ci fa sognare!
giovedì 18 aprile 2013
Riepilogando la stagione NBA 2013 magari un sorriso lo strappiamo, magari...
Quest'anno è andata più o meno così: sorprese e infortuni ovunque. Partendo dai Lakers che hanno arrancato sino al finale di stagione dove sono comunque riusciti a prendere la settima posizione a owest e che però hanno perso Kobe Bryant almeno sino all'inizio del prossimo campionato; gli Heat, una volta tanto, hanno rigato dritto; proprio mentre Rubio rientrava in campo quel simpaticone di Kevin Love, l'emblema del lavoro, soprattutto lì nel Minnesota, si è rotto il polso facendo piegamenti con i pugni, e poi si è nuovamente infortunato più avanti, appena rientrato in campo; di Derrick Rose cosa dire, lui in campo forse non ci ha nemmeno provato a tornare; e Danny Granger, anche lui sfortunatissimo. Ma la lista è e lunga, più delle 82 partite stagionali.
E gli italiani? Per gli Italiani la stagione non è stata diversa. Il Mago ha giocato il peggior campionato sin dalla prima stagione NBA, dove era stato scelto come prima scelta assoluta, ma c'è da dire che pure lui è stato martoriato dagli infortuni; il Gallo invece andava alla grande, ha avuto un paio di mesi fantastici, i Nuggets hanno giocato un basket champagne, e poi bum, rotto anche lui almeno sino a metà della prossima stagione; Beli invece dagli infortuni grossi s'è salvato, e alcuni che hanno avuto i suoi compagni (vedi Hamilton) l'hanno aiutato a stare in campo più minuti e alla fine è riuscito a mettere a segno ben tre canestri della vittoria. Avete letto bene, tre! I Bulls correvano e poi... be', non pareva giusto che non si infortunasse, e così è andata, ha perso il posto in quintetto.
E gli italiani? Per gli Italiani la stagione non è stata diversa. Il Mago ha giocato il peggior campionato sin dalla prima stagione NBA, dove era stato scelto come prima scelta assoluta, ma c'è da dire che pure lui è stato martoriato dagli infortuni; il Gallo invece andava alla grande, ha avuto un paio di mesi fantastici, i Nuggets hanno giocato un basket champagne, e poi bum, rotto anche lui almeno sino a metà della prossima stagione; Beli invece dagli infortuni grossi s'è salvato, e alcuni che hanno avuto i suoi compagni (vedi Hamilton) l'hanno aiutato a stare in campo più minuti e alla fine è riuscito a mettere a segno ben tre canestri della vittoria. Avete letto bene, tre! I Bulls correvano e poi... be', non pareva giusto che non si infortunasse, e così è andata, ha perso il posto in quintetto.
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sabato 13 aprile 2013
Kobe Bryant sulla sua fan page dopo il terribile infortunio
This is such BS! All the training and sacrifice just flew out the window with one step that I've done millions of times! The frustration is unbearable. The anger is rage. Why the hell did this happen ?!? Makes no damn sense. Now I'm supposed to come back from this and be the same player Or better at 35?!? How in the world am I supposed to do that??
Possibile rottura del tendine d'Achille per Kobe Bryant
Mattinata peggiore non poteva capitare, ed è quasi la stessa frase d'apertura che pochi giorni fa usai per l'infortunio del Gallo.
Le possibilità di riscatto nel playoff dopo la pessima stagione disputata dai Lakers sono ormai andate a farsi benedire. Senza Kobe, i Lakers sono come i Chicago senza Michael Jordan, il Napoli senza Maradona. Due squadre buone, ma senza la piece centrale che chiude il cerchio, lo espande e porta alla vittoria.
Se dovesse confermarsi la rottura del tendide d'achille, lo stop sarebbe di 8-12 mesi, un tempo lunghissimo per un giocatore, uno dei pochi veri professionisti che si è spaccato il culo dalla mattina alla sera, che non ha mai avuto infortuni così seri.
Le possibilità di riscatto nel playoff dopo la pessima stagione disputata dai Lakers sono ormai andate a farsi benedire. Senza Kobe, i Lakers sono come i Chicago senza Michael Jordan, il Napoli senza Maradona. Due squadre buone, ma senza la piece centrale che chiude il cerchio, lo espande e porta alla vittoria.
Se dovesse confermarsi la rottura del tendide d'achille, lo stop sarebbe di 8-12 mesi, un tempo lunghissimo per un giocatore, uno dei pochi veri professionisti che si è spaccato il culo dalla mattina alla sera, che non ha mai avuto infortuni così seri.
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